FAQ GENERICHE
Nessun intervento, sia di piccola o di grande entità, prevede la presenza di dolore, poiché vengono messi in atto i protocolli di sedazione assistita o anestesia locale/totale, con la presenza costante di un anestesista che garantisce sicurezza e totale assenza del dolore.
La Clinica risponde, attraverso controlli costanti, a standard di sicurezza a norma di legge, è inoltre presente uno staff specializzato di chirurghi plastici e medici estetici di grande esperienza e fama. I pazienti sono garantiti in quanto la loro soddisfazione è sempre posta al centro di tutte le attività mediche e chirurgiche.
Day Surgery è sinonimo di intervento chirurgico, eseguito in sala operatoria in giornata, senza la necessità di ricovero del paziente. Il paziente comunque viene seguito anche nei giorni successivi all’intervento dal medico/chirurgo.
Le spese per gli interventi di chirurgia estetica sono detraibili solo se dirette ad eliminare deformità funzionali (rinoplastica, otoplastica, mastoplastica ricostruttiva, ecc.) o chirurgie estetiche particolarmente deturpanti.
Molti interventi estetici si possono effettuare senza bisturi, attraverso il laser o micro iniezioni o lipo-filling. Le cicatrici derivanti da importanti interventi di chirurgia plastica sono comunque eseguite seguendo lo stato dell’arte, poco visibili e cancellabili sempre attraverso l’uso del laser. Tutto il rassodamento si può attuare in microchirurgia, senza cicatrici. Le grandi cicatrici visibili sono ormai un retaggio del passato.
I vantaggi dell’uso del laser nella chirurgia plastica e nella medicina estetica sono: la sicurezza e la perfezione della riuscita, la velocità, la minima invasività rispetto alla chirurgia tradizionale quindi anche la ripresa di normali attività in tempi molto più rapidi, oltre alla riduzione delle recidive.
FAQ MASTOPLASTICA
A volte, se il seno aumenta notevolmente di peso, si può avvertire un maggiore senso di appesantimento dello stesso. Se le protesi sono adattate alla persona, non si percepisce il corpo estraneo, nemmeno i bordi della protesi. Certo, esiste la soggettività e la sensibilità personale, però normalmente le protesi non provocano fastidio e sono da subito parte integrante della persona.
Il seno rifatto oggi non si presenta più freddo, non si perde la sensibilità se non per il breve periodo della cicatrizzazione dell’incisione. Non vi sono problemi per l’allattamento. Se le protesi sono anatomiche sono garantite a vita.
Spesso c’è la richiesta di sostituire alcuni tipi di protesi mammarie, per rimpiazzare vecchi impianti o per sostituire forme e volumi che non soddisfano più, ma la sostituzione non è così frequente. Può accadere che si noti nel lungo periodo un cambiamento d’aspetto, delle asimmetrie o delle riduzioni di dimensione. A questo scopo è consigliabile sottoporsi periodicamente a visite di controllo ecografiche e, in caso di dubbio, a una risonanza magnetica.
Con le nuove tecniche degli interventi di mastoplastica additiva gli esiti cicatriziali sono minimi e poco visibili, in quanto le incisioni chirurgiche sono modeste e praticate in luoghi poco evidenti come sotto la mammella o sul bordo dell’areola.
Negli esami di controllo del seno, come l’ecografia, mammografia e autopalpazione, esami efficaci per la prevenzione del carcinoma mammario, molto dipende dal tipo di protesi impiantata e dalla sua collocazione. Quelle di ultima generazione sono radiotrasparenti (fanno passare i raggi). È importante, prima di sottoporsi a intervento di mastoplastica additiva, esaminare scrupolosamente col chirurgo il materiale che verrà utilizzato.
Praticare sport con le protesi al seno è possibile e assolutamente non pericoloso: occorre osservare semplicemente i tempi di recupero e di guarigione dettati dal chirurgo plastico. In alcune discipline, come le arti marziali praticate a livello agonistico o il nuoto spinto i tempi sono più lunghi.
Nel caso di seno cadente e/o di perdita di volume, alla mastoplastica additiva è consigliabile aggiungere la mastopessi, intervento di lifting al seno atto a risollevare e rivolumizzare un seno cadente o che ha perso volume.
Si tratta di una scelta più complessa di quello che sembra, e che, purtroppo, risulta spesso influenzata da fattori come le mode. In particolare, in questo periodo va sottolineato come negli Stati Uniti, dove le protesi in silicone non sono ancora state pienamente reintrodotte e la maggior parte degli impianti sono protesi in soluzione salina, sia praticamente necessario ricorrere nella quasi totalità dei casi al posizionamento sotto muscolare, per evitare sgradevoli complicanze correlate proprio ed esclusivamente alle protesi in soluzione salina (svuotamento nel tempo con palpabilità delle pieghe del guscio, sciacquio, cambiamenti di forma dell’impianto correlati alla posizione del corpo, ecc.). Purtroppo anche in Europa, dove invece la scelta di protesi è più ampia, si tende spesso ad imitare quanto accade negli Stati Uniti, sia per i vantaggi di immagine che derivano al chirurgo da questa scelta, sia per le richieste delle pazienti, non sempre correttamente informate sulle possibilità tecniche e sui risultati ottenibili con una procedura piuttosto che un’altra. La scelta finale, ovviamente, andrà presa dopo aver discusso con il vostro chirurgo, al quale spetta il compito di illustrarvi tutte le possibilità, dando un’idea il più possibile precisa dei vantaggi e degli svantaggi di ognuna.
La progettazione di un intervento e quindi delle taglie aumentabili deve sempre tenere presente l’anatomia e la fisiologia della donna. L’ingrandimento del seno viene stabilito seguendo i desideri della paziente e in base alla reale fattibilità chirurgica.
La mastoplastica additiva lascia invariata la fisiologia del seno, quindi è assolutamente possibile allattare. La protesi infatti viene inserita dietro la ghiandola mammaria e non ne viene alterata la funzionalità.
È possibile apprezzare il risultato dell’intervento appena trascorsi i tempi fisiologici sia dell’intervento che del recupero. Dopo 20/30 giorni già si apprezza il risultato.